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La qualità parte dalla terra: ecco perché Salvi Vivai è il primo conferitore di Mutti.

 

Parma, mercoledì 6 aprile, ore 9. Nicola Magni, Plant Tomato Procurement Responsible dello stabilimento di Montechiarugolo, si mette alla guida con destinazione finale Comacchio, provincia di Ferrara. Perché? Perché è proprio qui che avvengono i primi trapianti di pomodori della stagione e c’è trepidazione nell’aria.

Se durante la stagione invernale, Nicola si occupa di selezionare le aziende agricole conferenti, pianificare le attività funzionali al ritiro del pomodoro, e gestire i progetti di innovazione digitale del Servizio Agricolo, quando arriva la primavera, le sue giornate le trascorre sul campo. È in questo momento dell’anno che Nicola salta da un’azienda agricola all’altra, monitorando le loro attività e le superfici coltivate.

A Comacchio, ad attenderlo, ci sono le squadre di lavoratori e tecnici dell’azienda agricola Salvi Vivai. Leader nella produzione e nella vendita di piante di fragole e altri alberi da frutta, con oltre 1.200 ettari di terreni in Italia, l’Azienda Agricola Salvi Vivai è anche il nostro primo conferitore di pomodoro in termini di volumi. Durante la campagna 2021, più di 100 mila quintali del loro raccolto hanno varcato i cancelli dei nostri stabilimenti e sono stati trasformati in prodotto finito.

Il team di lavoro è già in campo. In poco tempo sono tutti all’opera e Nicola li raggiunge per assistere alla messa a dimora delle piantine che porteranno a frutto i primi pomodori Mutti. Alessandro Zaghi, Senior Production Coordinator della Salvi Vivai, sta già supervisionando gli addetti alla macchina trapiantatrice. Avanzando trainata dal trattore, la macchina ospita gli operatori seduti sull’elemento trainato che posizionano le piantine di pomodori all’interno di un organo rotante. Quest’ultimo viene scrupolosamente regolato per garantire la distanza tra una piantina e l’altra per ottimizzare la superficie coltivata e adattare il sesto di impianto alla tecnica di coltivazione e raccolta. Prima che la piantina scenda dall’organo rotante e raggiunga il terreno per caduta, la macchina crea un solco in cui inserirla e una volta poggiata a terra, chiude il solco e aggiunge una goccia di acqua, creando le condizioni ottimali per lo sviluppo delle piccole radici che dovranno farsi robuste per sostenere la pianta e nutrirla. Seguono a piedi la macchina altri due operatori che hanno il compito di verificare che i trapianti siano avvenuti correttamente aggiungendo piantine per chiudere eventuali fallanze.

Alessandro Bazzanini, Impiegato Tecnico della Salvi Vivai, segue la trapiantatrice meccanica e ne controlla la taratura con occhio attento. “Le tecniche di coltivazione cambiano in base al terreno. Il Delta del Po è una zona ventosa e il terreno è per lo più sabbia, per questo motivo tendiamo a mettere le piantine più in profondità. In questo modo sono più salde nel terreno, il vento eviterà di piegarle, e inoltre si va a cercare l’umidità che permette alle radichette di approvvigionarsi di acqua”, racconta Alessandro. Da lui scopriamo che i segreti alla base di un buon trapianto sono innumerevoli: dalla manualità degli operatori sulla macchina alla profondità di coltivazione del terreno in fase di preparazione del letto di trapianto, dalla scelta della varietà di pomodoro rispetto al terreno alla velocità con cui avanza la macchina. Insomma, un trapianto corretto è il primo passo determinante per un risultato finale all’altezza degli standard di qualità Mutti.

“Oggi anche la tecnologia ha un ruolo rilevante in agricoltura e grazie ai continui avanzamenti digitali, il GPS è il nostro miglior alleato sul campo”, racconta Manuele Cavalieri, Responsabile Precision Farming di Salvi Vivai. “Il dispositivo collegato alla trapiantatrice identifica in tempo reale la sua posizione con scarti di un paio di centimetri”. L’agricoltura di precisione si avvale di moderne strumentazioni che tengono conto delle esigenze delle colture e delle caratteristiche del suolo e, grazie ai dati raccolti, rendono possibile orientare le scelte in termini di efficienza produttiva e maggior qualità del prodotto.

Arriva l’ora di pranzo e le squadre di operatori in campo si danno il cambio. Di questo passo, la Salvi Vivai riesce a trapiantare anche fino a dieci ettari a giornata lavorativa. Oggi rappresenta l’inizio dei 60 giorni di messa a dimora dei pomodori che permetteranno all’azienda di destinare metà della produzione dei loro 220 ettari a Mutti. Nicola continua la sua visita immaginando già il primo carico di pomodori di luglio, che al momento del raccolto, passerà dal campo ai nostri stabilimenti in poche ore.

Terminati i trapianti, nel pomeriggio gli operatori e i tecnici si dedicano al posizionamento delle manichette d’irrigazione. L’irrigazione a goccia permette di utilizzare l’acqua in modo più sostenibile: ne fornisce la giusta quantità a ogni pianta ed evita inutili sprechi. Mutti chiede ai propri conferenti l’adozione del Disciplinare di Produzione Agricola Sostenibile Mutti all’interno del quale vi è il protocollo di Produzione Integrata Zero Residui. Oltre il 90% della produzione 2021 della Salvi Vivai consegnata in Mutti è rientrata nello standard Zero Residui e ne vanno talmente fieri da voler superare loro stessi nella campagna alle porte.

Con questa ultima fatica, si completa il lavoro della prima giornata di trapianti. “Chi fa questo mestiere deve avere la passione”, conclude sorridendo Alessandro Zaghi prima di salutare tutti. “Siamo gli eredi di generazioni di agricoltori e non scherzo quando dico che non possiamo stare più di 24 ore senza passare dal campo per vedere come stanno le nostre coltivazioni!”

A degna conclusione di una giornata tanto significativa, il sole tramonta sulle risaie del Delta del Po piene di fenicotteri mentre Nicola riparte alla volta di Parma. Lo aspettano settimane ricche di visite agli agricoltori del Nord Italia e alle loro coltivazioni.

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Salvi Vivai da cinquant’anni produce e vende piante di fragole, melo, pero, ciliegio e portinnesti di melo e pero. I Vivai sono conosciuti in Italia e a livello internazionale per la loro alta qualità e per l’innovazione costante grazie alla continua ricerca varietale.